Gli Artisti

Giudo Strazza

Guido Strazza nasce a Santa Fiora (GR) nel 1922. Vive e lavora a Roma.  Inizia giovanissimo l’attività artistica dopo un incontro con Filippo Tommaso Marinetti che lo invita a partecipare a mostre di Aeropittura (Palazzo Braschi, Roma e Biennale di Venezia, 1942). Nel 1946 si laurea in ingegneria a Roma, ma presto abbandona la professione già intrapresa per dedicarsi interamente alla pittura.

Nel 1948 parte per il Sud America (Perù, Cile, Brasile), dove dipinge ed espone (Biennale di San Paolo, 1951, 1953). A Lima è tra i promotori della Agrupación Espacio, associazione di artisti e architetti con i quali partecipa al progetto per la ristrutturazione della città del Callao distrutta da un terremoto. S’interessa di arte preincaica e cura una mostra della collezione archeologica Larco Herrera. A Rio de Janeiro, nello studio di Fayga Ostrower (1953) ha il suo primo contatto con la tecnica dell’incisione e incide le sue prime lastre. 

Nel 1954 rientra in Italia prendendo studio a Venezia e, nel 1957, a Milano, dove risiede fino al 1963. Sono di questo periodo i racconti segnici, lunghe pitture in rotolo (Museum Ludwig, Colonia) e gli studi sulla metamorfosi delle forme, realizzati in cicli di pitture a tema: Balzi rossi (Galleria del Naviglio, Milano 1956 e Galleria dell’Ariete, Milano 1958) e Paesaggio Olandese (Stedelijk Museum, Amsterdam 1961). Nel 1963 torna stabilmente a Roma dove frequenta i laboratori della Calcografia Nazionale (1964-67) che il direttore Maurizio Calvesi ha aperto agli artisti, per approfondire il linguaggio dell’incisione nell’ambito di una ricerca sul segno concernente tutto il suo lavoro.

Nel 1968 ne presenta alla Biennale di Venezia (sala personale) i risultati incentrati sul rapporto cangiante segno-luce (immagini su schermi mobili trasparenti) e, in seguito, sul rapporto luce-geometria, che troverà piena espressione nel ciclo di pitture e litografie Ricercare (1973). Invitato in Calcografia Nazionale dal direttore Carlo Bertelli a impostare una didattica sull’incisione, la organizza e dirige (1974-76) come ricerca di gruppo sul segno di cui elabora e pubblica i risultati nel libro Il gesto e il segno (Ed. Scheiwiller, Milano 1979). 

Il rigore analitico degli ultimi lavori lascia progressivamente spazio a una gestualità contradditoria dell’ordine esemplificata dai cicli di pitture e incisioni: Trama Quadrangolare (Palazzo Reale, Milano 1979), Segni di Roma (1980-84) e, con più accentuata interazione tra geometria e colore, la serie dei Cosmati (Biennale di Venezia, 1984, sala personale). Più recenti, le serie Archi e Orizzonti (Galleria Il Bulino artecontemporanea, Roma 1998 e 2002). Nel 1988 ha ricevuto dall’Accademia dei Lincei il premio A. Feltrinelli per la Grafica e, nel 2003, quello per l’incisione. Nel 1990 la Calcografia Nazionale gli dedica un’antologica dell’opera incisa dal titolo Strazza, opere Grafiche 1953-1990. Nel 1999 a Palazzo Sarcinelli, Conegliano, viene allestita la mostra antologica Strazza, opere 1941-1999. Nel 2001 è invitato a partecipare alla mostraNovecento alle Scuderie Papali del Quirinale. Nel 2002 riceve in Campidoglio il Premio Cultori di Roma. Nel 2005 il Comune di Vicenza lo invita a partecipare con una mostra antologica di incisioni Vicenza per la Grafica, LAMEC Basilica Palladiana.

Ha insegnato alla Calcografia Nazionale, all’Accademia di Belle Arti de L’Aquila, alla Wesleyan University (Connecticut, USA) e all’Accademia di Belle Arti di Roma della quale è stato anche direttore. E’ membro dell’Accademia Nazionale di S. Luca, dell’Istituto Nazionale di Studi Romani e della Koninklijke Vlaamse Academie van Belgie.

Edizioni d’Arte Cuzco Machu-Picchu, quattordici litografie b/n di cui una acquarellata (cm 56x43,5), edizione dell’Autore, Lima 1953 Ricercare. Parole e segni, undici litografie b/n (cm 70x50) edizione dell’Aurore, Roma 1975 Orizzonti Olandesi, cinque poesie, venti incisioni b/n (cm 25x35), edizione dell’Autore, Roma 1974 Balda sin Tempo, tre litografie a colori per un poema di Rafael Alberti, (cm 25x39, foglio piegato in tre), edizione Grafica dei Greci, Roma 1975 Insetti, trentasei incisioni b/n (cm 20x20), edizione dell’Autore, Roma 1980 Effigies tenuesque figurae, quattro incisioni (cm 50x35), di Luigi Boille, Achille Perilli, Toti Scialoja, Guido Strazza, testo di Gabriella Drudi, edizione Spatia, Bolzano 1981 Roma. Trame, colonne, cosmati, ventisei incisioni b/n (cm 70x50), edizione dell’Autore, Roma 1982 Giardino d’Euclide, cinque incisiopni b/n (cm 31x24), edizione dell’Autore, Torino 1988 Dies Irae, tre incisioni (cm 50x35) di Piero Dorazio, Umberto Mastroianni, Guido Strazza. Testo latino di Tommaso da Celano, traduzione di Emilio Villa, edizione di Nando Saccone, Avezzano 1991 Diptych, una incisione b/n (cm 13,5x9,5) per la poesia di Seamus Heaney, traduzione di Antony Oldcorn, edizione Lucini, Milano 1993 Taccuino degli incubi, due incisioni b/n (cm 25x17,5) per diciassette poesie inedite di Gianfranco Palmery, n. 5 della collana Duale, edizione Il Bulino, Roma 1997 Carnevale, una incisione b/n (cm 25x15,8) per il racconto di Corrado Alvaro, n. 9 della collana Le Carte del Cielo, edizione Ampersand, Valeggio sul Mincio, (VR) 1997 Archi, tre incisioni b/n (cm 25x35), edizione Il Bulino, Roma 1998 Dislessico, una incisione b/n (cm 25x43,5, foglio piegato in tre) per una poesia di Edoardo Sanguinetti, Edizione Eos Libri d’Artista, Roma 1998 Orizzonti, dieci incisioni b/n (cm 70x50), edizione Euromobil, Falzè di Piave (TV) 2000 Hypnos, una incisione b/n (cm 50x35) per quattro poesie di Leonardo Sinisgalli, edizione Arte Club, Pesaro 2002 Le immagini vengono senza preavviso, cinque incisioni b/n (cm 38x24) per sette poesie da Infinitesimi di Leonardo Sinisgalli, edizione Colophon, Belluno 2002 Quando la luce, una poesia e una incisione b/n (cm 35x25) della collana Segni Primi, Edizione Il Bulino Roma 2002 Madeigali, una incisione in b/n (cm 16,5x16) per quattro poesie inedite di Philippe Jaccottet, traduzione di Fabio Posterla, edizione Fabrizio Mugnaini, Scandicci (FI) 2002 Segno nasconde Segno, contromanuale dell’incisore, sedici poesie e tre incisioni b/n (cm 46x61,5, foglio piegato in ottavo) Edizione Il Bulino, Roma 2002 Lettera del Grande Monarca, una incisione b/n (cm 16x11) per il testo di Antonin Artaud, Edizione L’Obliquo, Brescia 2004 Il nome, il meno, segni e collage (cm 35x25) per dodici poesie di Gianfranco Palmery, tratte da L’io non esiste (Il Labirinto, Roma 2003), Edizione Il Bulino, Roma 2005.

Pubblicazioni

Analisi dei segni di alcune incisioni di G. B. Piranesi, edizione Calcografia Nazionale, Roma 1976 

Il gesto e il segno. Tecnica dell’incisione, edizione Vanni Scheiwiller, Milano 1979, seconda edizione: Aperion, S. Oreste-Roma, 1994  

Vedere. Segni e brevi storie, n. 12 della collana Akropolis, Franco Masoero Edizioni d’Arte, Torino 1994.

l segno e il colore negli occhi (1974), Edizione Il Ponte, Firenze 1994

Guido Strazza nel 2001 ha realizzato l'opera per gli “Amici della Grafica” di Casalpusterlengo
Titolo:       “ombre”
Tecnica:    acquaforte
lastra:       rame mm. 345 x 190
carta:        cm. 70 x 50
Tiratura:    50 + X